Annibale Covini Gerolamo
lo Sport di
Annibale Gerolamo
Dai 14 anni ai 17,
grazie al
Maestro di sport
e
vita sportiva:
Antonio Frattarelli
ed alla
Società Sportiva
Agonistica Alessandria
sono arrivato
a partecipare
ai
Campionati italiani
assoluti di
Sci alpino
– Discesa Libera Maschile
Sansicario nel 1978
avevo 17 anni ...
Nella stagione
invernale successiva
1978-79
convinto, tempo prima,
da un cliente
genovese
di mio padre,
entrai nell'Esercito...
Ricordo che,
questo signore pelato,
il quale parlava
con la r moscia,
mi venne a prendere
durante un allenamento
con la Nazionale
a Cervinia.
Mi fece perdere
un giorno di allenamenti,
cosa che mi irritò tantissimo,
e mi condusse ad Aosta
per presentarmi ad
alcuni ufficiali ai quali,
secondo lui,
avrei dovuto promettere
una bella fornitura di
attacchi e bastoni
Cober,
la ditta di mio padre
Lorenzo Covini,
per tutti i suoi amici
alpini d'Italia !!!
Dovevo ancora compiere
i 17 anni,
era il 1977
e non sapevo dell'esistenza
di un mondo così brutto ...
Mi convinsero e svolsi il
servizio militare
obbligatorio come
alpino - atleta a
Courmayeur,
presso la
Scuola Miltare Alpina
dello
Esercito.
Fu l'inizio
del declino,
come atleta.
Non feci una
sola ora di allenamento
in discesa libera,
disciplina nella quale
mi ero specializzato...
... nella stagione di
competizioni imminente
partecipai a 13 gare
di discesa libera
per evitare la
caserma.
Chi seguiva il circuito
di coppa del mondo
ne faceva 10.
Le gare di discesa libera
impegnano
per una settimana
ciascun l'atleta,
il quale deve partecipare
anche alle prove speciali
prima della gara...
continuai a cadere
perché non mi allenai...
L'esperienza,
da atleta minorenne,
alla
Caserma Luigi Perenni,
è stata fra le peggiori:
dal punto di vista delle
relazioni con
lo
Apparato Statale Militare.
Negli
Alpini,
in
Val d'Aosta,
scoprii un mondo di:
privilegi,
corruzioni, sottomissioni,
gerarchie acquisite,
elusioni, evasioni,
egoismi,
appropriazioni indebite,
privazione della libertà,
non rispetto per l'ambiente,
favoritismi,
...
Dal 2005
il
servizio militare obbligatorio,
benché ancora
così descritto nello
art. 52 Costituzione Italiana,
non è più
obbligatorio.
Sono per la
completa smilitarizzazione
dell'Italia dalla difesa
contro gli stati stranieri.
Antimilitarismo
Ci dovremmo
concentrare
sull' educazione civile
e la conduzione al
rispetto delle
normative interne.
con una visione
di Cittadini Universali...
Cosmopolitismo
Escluderei qualsiasi
intervento militare
in terre straniere
per evitare ingerenze
armate all'estero.
Ingerenza Usa all'estero
Scoprii di essere
nella caserma
Caserma Luigi Perenni
perché l'azienda
di mio padre,
Lorenzo Covini,
la Cober,
che produceva
attacchi e bastoni
da sci,
potesse fornire a
tutti i graduati
carrieristi militari
del materiale gratis,
per un anno,
come sostenne il
cliente genovese
di mio padre...
proprio vero !
A Courmayeur
vi erano
atleti-colleghi
più importanti di me,
che partecipavano
a gare di
coppa del mondo,
e non sapevano come
e dove fosse
la caserma ...
Altri,
meno bravi,
come me,
erano lì solo per
poter attingere
alle risorse delle
famiglie benestanti
italiane ...
... forse era corruzione
per fornire
posti privilegiati ?!?
... ero minorenne !!!
fu un trauma!!!
nel Male vi ero anch'io!!!
... ricordo che,
solo un colonnello
mi ringraziò,
venendomi a trovare,
un fine settimana
che si trovava a sciare
a Courmayeur ...
Il nostro allenatore,
il maresciallo
Tassotti Alberto,
noto fondista degli
anni venti del
XX secolo,
si rifiutò di mettere
gli attacchi Cober
perché disse che non
voleva ricevere
materiale gratis ...
Ho sempre apprezzato
Tassotti per la sua
onestà di buon Alpino.
Purtroppo era un fondista
e non so
cosa c'entrasse
con l'allenare
i discesisti...
Ricordo pure che,
da grande alpinista,
diventò un
ottimo accompagnatore.
Con lui e gli altri amici
scendemmo lungo la
Mer de Glace,
dall'Italia
alla Francia (Chamonix);
passando anche
dentro ai crepacci
a tutta velocità...
una
esperienza indimenticabile...
grazie !
maresciallo Tassotti,
grazie di cuore !
L'anno successivo,
finii la maledetta
naja a
La Thuile,
che non era
un centro sportivo,
poiché mi rifiutai di
portare ancora materiale
Cober
ai miei superiori-colleghi,
uno dei quali divenne
sindaco di Courmayeur
...
con qualche problema...
... come lui diceva spesso
in piemontese:
a sa nen !
non si sa !
Fui costretto ad
interrompere
gli allenamenti per
cinque mesi,
peggiorai ancora di più
le mie capacità sportive.
Finita la naja,
mi diplomai e
continuai gli studi
alla Cattolica di Milano.
Diventai un atleta
del Cus Genova e
Cus Milano.
La mia
carriera universitaria
mostrò le
molte carenze
e
poche opportunità
di studiare e fare sport
in Italia...
Oggi, nel 2020,
quarant'anni dopo,
il sistema
scuola-sport
è ancora più degenerato...
A Milano,
città dove ancor oggi abito,
ci sono pochi impianti
pubblici per allenarsi,
e
gli impianti privati sono
in mano ad associazioni
che spesso falliscono,
lasciandoli
in uno stato di abbandono...
Le aree sportive attrezzate
pubbliche,
plessi scolastici inclusi,
sono fornite
di panche storte
e piazziali adibiti
a posteggi auto.
Nei campi
da calcio ed atletica
l'erba è alta mezzo metro!!!
lo sport è elitario,
costoso e svolto
in palestre chiuse,
con
macchine artificiali ...
Nella
specialità sportiva:
Sci alpino Discesa Libera,
fui,
per due anni della
mia carriera agonistica
di sei anni,
uno dei
primi tre
cittadini universitari
in Italia ed arrivai
a partecipare a gare di
Coppa Europa
1979 – 80
Lo sci alpino, in Italia,
era uno sport
costosissimo e,
la famiglia,
non ce la fece più
a sostenere
le mie spese.
Mi allenai pochissimo
e
finii la carriera,
come atleta,
con una caduta
ed un
forte trauma al
ginocchio destro ai
Campionati italiani universitari
di
Piancavallo.
Il mio breve
percorso agonistico
terminò...
assieme alla
possibilità ed il
desiderio di
insegnare per trasmetter
la "sportività"
ad altre ed altri
giovani atleti.
Avrei voluto fare lo
Isef.
Iniziai
una stagione sportiva
bellissima dove apprezzai
lo sport
per la
cultura ed il
rispetto del fisico.
Mi allenai e praticai
NUOTO PINNATO
per tre anni,
senza fare
gare importanti.
Con la
MOTO DA TRIAL
raggiunsi un buon
livello per la
spettacolarità,
specialmente
nel
Trial Indoor
Mi dedicai alla
VELA
con mio fratello
Luigi Covini:
nella classe olimpionica
470
Oggigiorno,
2023,
continuo ad
andare in bici.
A 63 anni,
non rinuncio ai miei
9.000 chilometri
l'anno.
La esperienza
mi ha portato a
concludere che:
l'agonismo
dovrebbe esser visto
solo come
un confronto,
anche con se stessi,
ed un punto di arrrivo...
Le gare
di ogni
stagione sportiva
dovrebbero
essere; poche...
perché la mente
supera ogni limite !!!
L'agonismo
andrebbe affrontato
dopo molto allenamento
e dedizione...
lo sport deve esser
pieno di
momenti di
gioia, libertà
e rispetto del corpo...
Poche coppe ...
tanta
soddisfazione personale...
Ora
mangio tanto gelato,
in particolare
la
“Coppa del Nonno”...
BIBLIOGRAFIA
Annibale
per alcune nuove creazioni,
come indicato,
sottoscrive
le norme della Comunità
con attribuzione:
4.0 Int. BY NC ND
DIRITTI D'AUTORE
Rispettare gli Autori
e le Imprese
per l'osservanza dei
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e dei
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Viene ricordata la:
Convenzione di Berna
per la protezione
delle opere
letterarie ed artistiche,
adottata a Berna
nel 1886.
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della
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