Annibale Covini Gerolamo



MORFOLOGIA


articolo pronomi con -
giunzione
nome verbo
avverbio
aggettivo prepo -
sizione
inte -
riezione


Giacomo Leopardi

ALLA LUNA



interpretazione di:





GRAFEMI   14

I grafèmi
sono i segni grafici
usati per indicare
le lettere dello
ALFABETO.



Il termine

alfabèto    / alfaˈbɛto /

deriva dalle prime
due lettere
dell'alfabèto grèco:

alfa e beta
α     β

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ALFABETO
ITALIANO    6

Lettere dell'alfabeto

Le lettere
dell'alfabeto italiano
sono ventuno:

a b c d e
f  g
h i l m n
o p q r
s t u v z

Più quattro
lettere straniere:

k  (cappa),
x  (ics),
y  (ipsilon),
w  (vu doppia).

Morfologia

sulla enciclopedia
Wikipedia






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TORNA SU


Morfologia della
grammatica italiana


LA ANALISI
GRAMMATICALE   6

suddivide in

NOVE parti
il discorso:

cinque parti
VARIABILI


ARTICOLO

il, un, lo, la,
gli, un, una, ...


NOME

libro, maestro,
bontà, Paolo,
Andrea, ...



AGGETTIVO

bello, brutto, giallo,
marcio, dotto, ...


PRONOME

egli, chi, tu,
voi, esse, ...


VERBO

andare, bere,
dormire, caricare,
ungere, tagliare ...



QUATTRO parti
invariabili


PREPOSIZIONE

di, a, da,
in, tra, …


CONGIUNZIONE

e, ma, perché, …


AVVERBIO

bene, dolcemente,
amaramente, …


INTERIEZIONE

ahimé! evviva!
oh! boh! ….


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LA GRAMMATICA
ITALIANA    6


ARTICOLO
=
L'articolo è la
particella premessa al
nome per determinarlo
articolando la frase:

mamma
legge
libro

articolando:

La mamma
legge
un libro.

La
determina chi
legge ed è un
ARTICOLO
DETERMINATIVO

un
lascia indeterminato
quale libro
legge la mamma
ed è un
ARTICOLO
INDETERMINATIVO


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Gli
articoli deteminativi
sono:

singolare
maschile
il

singolare
femminile
la

singolare
neutro
lo

plurale
maschile
uno

plurale
femminile
una

plurale
neutro
un


NOTA:

Le
preposizioni

di   a   da
in  su
con (non sempre)

si possono unire
agli

articoli determinativi
il   lo   la
i   gli
le

per formare

le

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preposizoni
articolate


di + il = del
di + lo = dello
di + la = della
di + i = dei
di + gli = degli
di + le = delle

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a + il = al
a + lo = allo
a + la = alla
a + i = ai
a + gli = agli
a + le = alle

da + il = dal
da + lo = dallo
da + la = dalla
da + i = dai
da + gli = dagli
da + le = dalle


in + il = nel
in + lo = nello
in + la = nella
in + i = nei
in + gli = negli
in + le = nelle

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su + il = sul
su + lo = sullo
su + la = sulla
su + i = sui
su + gli = sugli
su + le = sulle

con viene spesso
messo separatamente
con i, con le, con gli
veniva spesso usato
come
preposizione
articolata
in passato
(arcaismi)

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con + il = col
con + lo = collo
con + la = colla
con + i = coi
con + gli = cogli
con + le = colle


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Grammatica
italiana  6


Il nome
=
Vocabolo col quale
si chiama
o
si designa
una persona,
un animale
od una cosa 09

I nomi
possono essere:

CONCRETI
=
si possono toccare,
vedere, scambiare
e sono fatti di
materia ...

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il martello, la lima,
il sasso, la nonna,
il fazzoletto, ...


ASTRATTI
=
non hanno forma,
peso, misura ...

il pensiero, la saggezza,
la fantasia, il dubbio,
l'emozione, ...

PROPRIO

=
nome di una
persona, luogo
od
animale
(vanno scritte con la
iniziale maiuscola)

lo zio Luigi,
le terme di Caracalla,
il cane Tobia,
la mucca Loffa, ...


COMUNE
 =
è il nome che non
specifica la
unicità, ma generalizza
la sua attribuzione:

il fasciatoio, la bretella,
il garzone, l'operaio,
il generale, ...

Il nome puo essere di
due generi:
maschile
o
femminile:
 

nome persona



maschile

Giorgio, Marco,
Andrea, …


nome persona
femminile

Maria, Carla,
Uga, …

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nome cosa, animale
maschile

cane, dente, palo, …


nome cosa, animale
femminile

mucca, spalla, palina, ...


Il nome puo essere di
due numeri:

singolare
=
una sola persona
o cosa

Mario, la spesa, l'aria,
il vento, ...

plurale
=
più persone
o cose

le nuvole, i cirri,
i cani, delle gatte, ...

Le
famiglie di
parole
sono parole
con gli stessi:

prefissi

cas- a,   cas- olare,
cas- otto,   cas- ino, ...

o

suffissi

archeo -logia, 
filo -logia,
zoo -logia,   06


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Grammatica
italiana   6

L'aggettivo
=
Categoria del nome
che si aggiunge ad
un sostantivo per
qualificarlo e
specificarlo


Gli aggettivi
possono essere:

QUALIFICATIVI
=
sono gli aggettivi
che aggiungono
una qualità
al nome che li
accompagna:

Gli uomini
buoni
(aggettivo qualificativo)
sono stimati.


NOTA

L'aggettivo può anche
prendere il posto
del nome:

I
buoni
( agg. sostantivato;
riferito agli uomini )
sono stimati.

Gli aggettivi
possono essere
di
genere:
maschile o femminile
e di
numero:
singolare o plurale.

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FAMIGLIE DI
AGGETTIVI

Gli aggetti
possono essere:

PRIMITIVI

grosso, onesto, ...


DERIVATI

grossolano,
disonesto, ...


COMPOSTI

agrodolce, grigioverde,
italo-argentino,
rosso ruggine, ...

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ALTERATI

diminutivi

bell -ino,  giall -ino, ...

vezzeggiativi

bell -uccio, spiritos -ello,
cicci -otto,  car -uccio,
piccol -etto, ...


dispregiativi

grigi -astro,
pigr -accio, ...


accrescitivi

curios -one,
cicci -one, ...

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I GRADI DI
PARAGONE DEGLI
AGGETTIVI    6

Positivo

Marco è alto.

Comparativo di
maggioranza

Marco è
più alto
di Andrea.


Comparativo di
minoranza

Marco è
meno alto
di Andrea.


Comparativo di
uguaglianza

Marco è
tanto alto
quanto
Andrea.


Superlativo
assoluto

Marco è
altissimo.


Superlativo
relativo

Marco è il
più alto
di tutti.

Andrea è il
meno alto
di tutti.


Forme
irregolari di
comparativo
e
superlativo


più buono
=
migliore

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più cattivo
=
peggiore


più grande
=
maggiore



più piccolo
=
minore


buonissimo
=
ottimo


cattivissimo
=
pessimo


grandissimo
=
massimo


piccolissimo
=
minimo


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Grammatica
italiana   6

I pronomi

Il pronome è la
parte variabile
del discorso
che fa le veci
del nome.   9

Il bambino ha sonno.

Gianni ha sonno.

Egli ha sonno.

Nella terza frase,
Egli
ha fatto le veci
di Gianni e
del bambino,
cioè dei due
nomi o persone;

Egli
è un
pronome personale


Il bambino è
tuo fratello.
Il bambino gioca
con la palla.

Il bambino
che
gioca con la palla
è tuo fratello.


Nella seconda frase,
che
mette in relazione
il bambino
(soggetto)
con la palla
(oggetto) ...

che è un
pronome relativo


Questo cappello è
mio,
non
tuo !

Il
mio
cappello è bianco.

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Nella prima frase
mio,  tuo
sono
pronomi personali

- perché le parole:
mio e tuo
sottintendono il
nome cappello.


Nella seconda frase
mio
determina di chi è
il cappello ed è un
aggettivo determinativo
o pronominale.



Regola mnemonica:

mio, tuo, ...

- da soli
sono pronomi;

- se seguiti da
un nome
sono aggettivi
riferiti al nome.


I pronomi personali  6

Io
ti
presto il dizionario, ma
tu
rendimelo !

Nella precedente frase
il pronome personale:

io

indica la persona
che parla;

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ti

indica la persona
alla quale si compie
l'azione di prestare
il dizionario;

tu

indica la persona
a cui si parla;

rendi -me lo

me:
indica la persona
alla quale deve tornare
l'oggetto,
il dizionario (lo)
deve tornare
a me...

lo:
indica l'oggetto,
il dizionario:
maschile neutro.


FORME DEI
PRONOMI
PERSONALI 6

I pronomi personali
hanno
due forme diverse:

soggetto

- se indicano
chi compie l'azione;

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complemento

- se rispondono alle domande:
chi? di chi? a chi?
con, da, per chi?




I PRONOMI PERSONALI
SONO:


SINGOLARE

prima persona

soggetto:  io
complemento: me, mi


seconda persona

soggetto:  tu
complemento: te, ti

terza persona

soggetto: 
egli, esso, ella, essa

complemento:
lui, esso, lo, gli,
ne, sé, si,
lei, essa, la, le


PLURALE

prima persona

soggetto:  noi
complemento: noi, ci


seconda persona

soggetto:  voi
complemento: voi, vi

terza persona

soggetto: 
essi, esse

complemento:
loro, essi, li
ne, sé, si
esse, le


Pronomi personali
riflessivi



I pronomi personali
sé  si
riferiti ad un
soggetto
di
terza persona
si chiamano
pronomi personali
riflessivi

Mario si lava.

Essi pensano
solo per
sé.


I pronomi personali
e riflessivi
possono essere
rafforzati da
stesso:

Verrò
io
stesso.

Pensa solo a

stesso.


Pronomi personali
enclitici 6

Quando i
pronomi personali
complemento si
uniscono al verbo,
formando una sola
parola,
si chiamano
pronomi personali
enclitici:

Non posso
approvarti.
(infinito)

Guardandolo.
(gerundio)

Scrivigli.
(imperativo)


Pronomi personali
a coppie

In alcun casi i
pronomi personali
vengono riuniti
in coppie:

Te lo
dirò domani.

Ce ne
daranno ancora.

Te ne
mancano ancora dieci.




PRONOMI
RELATIVI  6

I pronomi relativi
sono divisi in
due gruppi:

primo gruppo

pronomi relativi

SOGGETTO
od
OGGETTO

 indicano

- la persona che compie
o riceve l'azione

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Pronomi relativi
soggetto oggetto
singolari

che, il quale,
la quale, ...

Pronomi relativi
soggetto oggetto
plurali

che, i quali,
le quali, ...



secondo gruppo

pronomi relativi
COMPLEMENTI

 indicano

- i complementi
(complemento:
parte della proposizione
che completa il
senso delle altre parti
determinandone le
relazioni)
uniti alla parte
principale della
proposizione
(sintassi).

I pronomi relativi
complemento
si uniscono alle
preposizioni
(di, a, da,
in, con, su,
per, tra, fra)
e
preposizioni articolate
(della, dello,
ai, alle, dalle ...).

Pronomi relativi
complemento
singolari

cui, del quale,
della quale,
al quale, col quale, ...

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Pronomi relativi
complemento
plurali

ai quali, alle quali,
coi quali, dei quali,
pei quali, ...



Aggettivi
determinativi
pronominali

Gli aggettivi
determinativi pronominali
possono accompagnarsi
al nome,
fungendo da aggettivo:

Togli la
tua
riga dal banco !

o
 sostituirlo,
diventando pronome:

Dove sono le maglie?
Me
ne
 presti una,
per favore?


... la tua riga ...

- tua
seguita da
un nome
è l'aggettivo
che attribuisce
identità alla
riga;

Me ne presti...

ne,
da sola,
sostiuisce il
nome:
maglia
ed è perciò un
pronome.




Gli
aggettivi
determinativi
pronominali
sono:

Possessivi

mio, tuo, suo,
loro, nostra,
loro, ...

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Dimostrativi

questo, codesto,
quello,...

Numerali

due, mille,
terzo, ottavo,
cento,  ...


Indefiniti
 
alcuni, qualche,
ogni, ...


Interrogativi

quale?  quanti?


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Grammatica
italiana


Il
verbo





TRE
CONIUGAZIONI

Le coniugazioni sono tre
e dividono i verbi
secondo la loro
parte finale,
suffisso
o
DESINENZA:

- are
(prima coniugazione)
mangiare, guardare...

- ere
(seconda coniugazione)
bere, sapere...

- ire
(terza coniugazione)
dormire, soffrire...


Le DESINENZE
vaiano secondo:

la PERSONA
che compie l'azione

verbo: mangi -are

io mangi -o,   tu mangi,
egli mangi -a,
noi mangi -amo
...


il TEMPO
  in cui avviene l'azione

verbo: mangi -are
  oggi mangi -o,  
ieri mangi -ai,
domani mang -erò,
...

il MODO
  in cui avviene l'azione;

risponde alle
domande:

come avviene l'azione?

è reale?
oggi mangi -o ,
ieri mangi -ammo

l'azione è
immaginata?
se tu mangi -assi ...

è un'azione
comandata?
mangi -a, ti prego!


MODI e TEMPI
del VERBO

esempi con la
prima coniuigazione
che
finisce in: - are


P E R S O N E
=
sono i soggetti
che compiono
o
possono, devono, ...
compiere l'azione;
equivalgono alle
persone dei
pronomi personali:

SINGOLARE

io, tu, egli

PLURALE

noi, voi, essi


M O D I

sono i
modi in cui
può presentarsi
un'azione

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MODO
INDICATIVO


FINITI
=
definiscono
non solo il modo,
ma anche
la persona
che compie l'azione


INDICATIVO
=
indica un'azione reale:

Cammino di notte.


CONGIUNTIVO
=
indica
un'azione supposta,
ed è spesso unito
al resto del discorso
da una congiunzione

Credo che tu
sappia
la lezione.

Mi domando se tu
sapessi
la lezione. 


CONDIZIONALE
=
indica un'azione
sottoposta ad una
condizione

Lo
farei
alla condizione
che tu me lo chiedessi.


IMPERATIVO

indica un comando

Scrivi
subito a tuo fratello!




INDEFINITI   6
=
modi che non
definiscono
la persona che
compie l'azione


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INFINITO

indicando il verbo,
viene usato come
nome

Il
leggere
diletta.


PARTICIPIO

possiede alcune
caratteristiche
dell'aggettivo

La domanda
compilata
dal
richiedente
è
errata.


GERUNDIO

indica
causa
o
tempo
o
modo
dell'azione

Sbagliando
s'impara


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TEMPI

è il momento
nel quale
avviene l'azione;
vi sono tre tempi:

presente

l'azione avviene in
questo momento

... ha una sola forma


passato

l'azione ricordata
avvenne
in un periodo
ormai passato

... si differenzia
in diverse forme

futuro

la azione
avverrà o dovrà
avvenire
più avanti nel tempo,
in futuro ...

... possiede più forme
che indicano differenti
situazioni future.


I tempi del verbo
si dividono in:

SEMPLICI
=
nei quali,
per coniugarli
per persona, modo e
tempo,
cambia
l'ultima parte,
o desinenza,
del verbo:

ved -ere

ved -a,   ved -essi,
ved -iamo,  ved -ano ...

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COMPOSTI
=
per formare i quali
bisogna ricorre
ad un secondo verbo che
aiuti la coniugazione,
chiamato:

VERBO AUSILIARE

I verbi ausiliari
sono due:
essere ed avere.

  ho visto,  
ho scritto,
siamo andati ...

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I
TEMPI SEMPLICI
dei
MODI FINITI
sono quattro

presente
=
esiste in tutti i modi
ed
indica un'azione che
avviene nel
momento presente:

oggi io lòdo;
tu oggi lòdi;
ora, è bene che io legga;
se avessi tempo, leggerei;
Leggi!


imperfetto 
=
indica un'azione
incompiuta
ed imperfetta,
che durava
o
si ripeteva
molte volte
nel passato:

Mentre tu
giocavi
(e continuavi
a giocare),
io
scrivevo
(econtinuavo
a scrivere).




L'altro anno,
ogni giorno
prendevo
(azione ripetuta
nel passato)
il tram.

Mi pare che tu
leggessi
(prima d'ora)


passato remoto
=
esprime un'azione
passata e conclusa,
senza riguardo
alla sua durata:

Il campanello
squillò
(azione momentanea
nel passato).


futuro
o
futuro semplice
=
indica un'azione
che accadrà
nell'avvenire.

Se
leggerai
(in avvenire),
imparerai
(in avvenire)
molte cose.

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I
TEMPI COMPOSTI  6
dei
MODI FINITI
sono quattro


passato prossimo
=
unisce al presente dei
verbi ausiliari,
esssere o avere,
il
participio passato;
indica un'azione che
può essere passata
da poco tempo
o che
ha effetti che
durano ancora
al presente.

Oggi (poche ore fa)
ho visto
un amico.

Le antiche sventure ci
hanno insegnato
(e ce ne ricordiamo ancora)
molte cose.


NOTA CHE:
troviamo questa
forma di
tempo composto,
denominato semplicemente:
tempo passato,
anche nei modi
congiuntivo
e
condizionale,
con significato di
azione passata:

Credo (ora) che tu
abbia scritto
(prima d'ora).

Sarei partito
(in passato),
se avessi potuto.

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trapassato prossimo
=
unisce allo
imperfetto
dei verbi ausiliari,
essere od avere,
il
participio passato;
indica una
azione compiuta
rispetto ad un'altra
azione passata:

Quando la mamma
rincasò,
avevo finito
il compito
(azione compiuta prima
del ritorno
della mamma).

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NOTA CHE:
troviamo questa
forma di
tempo composto,
denominato semplicemente:
tempo trapassato,
anche nel modo
congiuntivo
con significato di
azione supposta
nel passato ed unita
alla frase da una
congiunzione:

Mi parve
che tu
avessi finito
il compito.


trapassato remoto
=
unisce al
passato remoto
dei verbi ausiliari,
essere od avere,
il
participio passato;
indica una
azione passata
rispetto ad
un'altra azione
interamente compiuta:

Carlo uscì
(azione compiuta
nel pasato),
quando
ebbe finito
il compito
(azione del tutto
passata quando
Carlo uscì).






futuro anteriore
=
unisce al
futuro
del verbo ausiliare,
il
participio passato;
indica una
azione futura
e compiuta
rispetto ad
un'altra azione
futura:

Quando tu verrai
(azione futura),
io
avrò finito
il compito
(non l'ho ancora finito,
ma lo finirò
prima che tu venga).


I
TEMPI   6
dei
MODI INDEFINITI

Esistono due soli tempi:

PRESENTE
=
indica un'azione
presente


PASSATO
=
indica un'azione
passata.

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Esempi con frasi:

Studiare
(INFINITO PRESENTE)
da adulti è
 a volte arduo,
cosa più facile
avere studiato
(INFINITO PASSATO)
da ragazzi.

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Lo
scrivente
(PARTICIPIO PRESENTE)
rilesse la lettera
scritta
(PARTICIPIO PASSATO).

Leggendo
(GERUNDIO PRESENTE)
s'impara e
avendo letto
(GERUNDIO PASSATO)
molto si
diventa colti.


TORNA SU


GRAMMATICA
ITALIANA    6

Parti invariabili
del discorso


PREPOSIZIONE
=
La preposizione è
la parte invariabile
del discorso che
indica la relazione
di una parola
con un'altra.
Viene posta
prima dei nomi.

Parto
da
Roma
per
Torino
con
gli amici.

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Le preposizioni
possono essere:

PROPRIE

di, a, da, in,
con, su, per, tra, fra.


IMPROPRIE

prima, dopo,
sotto, sopra,
dentro, fuori,
dietro, davanti,
lonano, vicino,
presso, verso, oltre,
fino, senza, contro,
insieme, circa, ...


LOCUZIONI
PREPOSITIVE

a favore di,
per mezzo di,
alla presenza di,
per opera di,
di faccia a,
alla volta di, ...


di, a, da,
in, tra, …


CONGUNZIONE
=
La congiunzione è
la parte inviariabile
del discorso che
unisce due parole
o due proposizioni
fra loro
Le congiunzioni
uniscono
o
congiungono
le idee
o
frasi.


Il professore
aveva detto
che
i ragazzi
perndessero
un foglio
perché
dovevano fare
il compito in classe.

Le congiunzioni
possono essere:

CONGIUNZIONI
COORDINATIVE
=
ordinano un pensiero
accanto
ad un altro;
si distinguono in:

copulative

e, anche, pure,
né, neppure,
neanche, nemmeno;


disgiuntive

o, oppure, ossia;

avversative

ma, anzi, invece,
eppure, però,
tuttavia;






esplicative

infatti, difatti,
cioè;

conclusive

dunque, perciò,
pertanto, quindi,
ebbene;



correlative
=
usate in coppia

e... e,  sia... sia,
non solo... ma anche,
né... né,   o... o;



CONGIUNZIONI
SUBORDINATIVE
=
fanno dipendere
un pensiero
dall'altro;
si distinguono in:

dichiarative

che, come;


finali

affinché, perché;

consecutive

cosicché,
tanto... che,
talmente... che,
in modo... che;


causali

che, perché, giacché,
poiché, siccome;


temporali

quando, mentre,
finché, come
prima che,
dopo che,
ogni volta che;

cndizionali

se, qualora,
purché,
quand'anche;

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concessive

benché, sebbene,
quantunque;


comparative

come, siccome,
più che,
meno che,
piuttosto che;

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limitative

purché,
eccetto che,
salvo che,
tranne che;


interrogative
=
usate in espressioni
interrogative indirette

sde, perché,
come, quando;


LOCUZIONI
CONGIUNTIVE
=
sono formate da un
gruppo di parole:

dal momento che,
per il fatto che,

di modo che,

a condizione che;


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AVVERBIO    6
=
L'avverbio è
la parte invariabile
del discorso
che modifica il senso
del verbo,
dell'aggettivo
o di un'altro
avverbio

L'avverbio dona
più importanza e
caratteristica
al verbo collegato.
L'avverbio può
aggiungere al verbo
determinazioni che
lo caratterizzano:
qualità o modo,
luogo, tempo,
quantità, ecc.


avverbi di modo
=
derivano dai
corrispondenti
aggettivi qualificativi;
quasi sempre si
formano aggiungendo
a questi il suffisso
- mente:

duro
duramente

facile
facilmente

familiare
familiarmente

dolce
dolcemente

chiaro
chiaramente

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Come per
gli aggettivi,
gli avverbi
possono avere
forme alterate:

diligente (agg.)
diligentissimo

diligentemente (pron.)
diligentissimamente


avverbi di luogo

qui, qua,
lì, là,
costì, costà,
sopra, sotto,
vicino, lontano,
fuori, dentro,
su, giù, ...


avverbi di tempo

ieri, oggi, domani,
ora, talora, ancóra,
ormai, adesso, subito,
prèsto, spésso, sèmpre,
poi, già, mai,
frattanto,
prima, dópo,
dopodomani,
ier l'altro,
stamane, ...


avverbi di quantità

poco, tanto,
alquanto, troppo,
mólto, parecchio,
affatto, ...

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Locuzioni avverbiali
=
sono intere espressioni
che
sostituiscono
un avverbio

a bizzeffe, a casaccio,
or ora, ad un tratto,
a poco a poco,
alla carlona,
in fretta e furia,
in ogni parte,
a precipizio, ...






INTERIEZIONE
=
La interiezione è
la parte invariabile del
discorso scritta come
breve composizione
di suoni, ed inserita
in una frase,
per esprimere uno
stato d'animo.
Sono esclamazioni,
suoni, sospiri.
Dopo le
interiezioni solitarie
( Oh! )
o
frasi con interiezioni
( Ah, che peccato! )
viene inserito
il punto esclamativo:

patatrac!
ahi!
ahimè!
olé!
olà!
ops!
evviva!
oh!
boh! ….

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Parole
onomatopeiche

Sono le parole
che riproducono
un suono o rumore;
derivano spesso da
interiezioni:

brr !
da rabbrividire

tin-tin
tic-tac
tracc
boing
bau-bau
fisss


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