Annibale Covini Gerolamo
Teatro parola FONETICA
Giacomo Leopardi
Canto notturno
interpretazione di:
FONETICA
La parola
fonètica
deriva dal greco:
fōné 'voce, suono'
La fonètica
analizza e classifica
i suoni del linguaggio
articolato detti:
FONI
La fonètica
14
studia i foni,
nel loro aspetto
fiṣiologico o fiṣico,
utilizzando anche
vari strumenti
SIMBOLI FONETICI
Barre e parentesi quadre
Róma /'roma/ àpe ['ape]
In una trascrizione IPA
si usano le barre diagonali
biànco /'bianko/
quando viene data una
trascrizione fonematica
di una parola o di una frase,
indicando cioè i fonèmi
(unità di suono astratte)
che dovrebbero
essere realizzati
in una variante riconosciuta
di una certa lingua.
Si usano
le parentesi quadre
quando viene offerta
una trascrizione fonetica,
cioè un tentativo
di avvicinarsi
il più possibile
alla reale realizzazione
di una certa parola o frase.
In una trascrizione fonetica,
quindi,
sarà indicato quale,
tra i diversi allofoni
accettati in una lingua
è stato realizzato.
LA FONETICA
La fonética
9
12
fa parte della
linguistica
ed è:
a) lo studio dei
fenomeni fonici del
linguaggio articolato
di una lingua,
in rapporto alla loro
funzione distintiva nella
comunicazione linguistica;
b) l'insieme dei
suoni articolati di un dato
sistèma linguistico:
- un gruppo di lingue,
- una lingua,
- un dialètto ;
c) la scienza
dei suoni in generale...
comprendente anche la
fonematica .
LA FONEMÀTICA 9
La fonemàtica
è lo studio dei fonèmi
La
trascrizione fonetica
è la trascrizione dei
foni
che considerano
il linguaggio,
sul piano fiṣico
degli strumenti per
la emissione del suono
(bocca, labbra, palato...),
per eṣempio:
[ m ]
è una
consonante occluṣiva
bilabiale sonora... 14
IL FONO 9
dal greco
fōné 'voce, suono'
Esso
definisce il linguaggio,
sul piano fiṣico:
con la emissione sonora
delle parole...
definisce,
per eṣempio,la
[ m]
come una
consonante occluṣiva
bilabiale sonora
Viene rappreṣentato tra
parènteṣi quadre:
[m] [p] [tʃ]
[a'mino] ['tipo]
['palo]
[proˈnuntʃa]
...
Il fono è anche il
primo o secondo
elemento che,
in parole composte,
significano 'voce' , 'suono':
fono-logìa, fono-gènico,
fono-dettatùra;
telè-fono,
micrò-fono, francò-fono.
La trascrizione
FONEMATICA
o
FONEMICA
o
FONOLOGICA
riguarda i
fonèmi
che sóno le unità
o
gruppi linguistici
/t/ /a/ /s/
/'tut to/ /'so lo/
e vengono rappreṣentati
tra parenteṣi oblìque
/a/ /d/ /f/
/'li bro/ /'ma dre/
sui vocabolàri
o
dizionari
troviamo la
trascrizione fonematica,
cioè come si
leggono i vocaboli,
fra due barre oblique
/asimˈmɛtriko/
Lo
accènto tònico
viene indicato con un
apostrofo
'
prima della
sillaba accentata:
bisónte /bi 'zon te/
La
trascrizione fonematica
sul:
Vocabolario della
Lingua Italiana
di
Nicola Zingarelli
Edizione Zanichelli 9 :
asimmètrico
/a simˈmɛ tri ko/
agg. (pl. m. -ci)
a) Privo di simmetrìa.
b) Detto di derivato
sostituito in cui
i gruppi sostituenti
non sono sistemati
simmetricaménte.
c) Detto di àtomo
le cui valenze
sono saturate
da atomi o gruppi
atomici diversi:
atomo di carbonio.
I
fonemi
sono le più piccole
unità distintive
della lingua,
al cui cambiamento
corrispónde
una modificazione
del significato...
come nella
serie di fonèmi:
/'c a re/
/'d a re/
/'f a re/
/'m a re/
/'p a re/
/'r a re/
...
i sei fonemi
delle lettere
/c/ /d/ /f/
/m/ /p/ /r/
hanno cambiato
il significato
delle parole... 14
Confronto
grafema fonema
Il grafema
è
la rappreṣentazione
scritta, indiviṣibile,
di
una vocale o consonante
dello
alfabèto
o di una
paròla
mentre il fonema
/'bot te/
è la trascrizione per
la pronùncia delle vocàli,
consonanti e parole del
linguaggio parlàto.
Eṣèmpio
pél confrónto
grafèma / fonèma
In italiano
il grafèma
c
può servire a
rappreṣentare
due diversi fonèmi:
/tʃ/ /k/
in due parole italiane:
C ic eróne
/tʃ i tʃ e 'ro ne/;
sc ùṣa
/'sk u za/
NOTA BENE !!!
Il fonèma
/k/
si può trovàre nélla
trascrizióne fonemàtica
di tré fonèmi,
che indicano parole
con significato differente:
/'k a sa/
/'k ɔ sa/
/'sk u za/
...allo stésso modo
il medeṣimo grafèma
c,
lettera incluṣa néllo
alfabeto italiano
scritto in
caràtteri, o gràfi
latini
è stato utilizzàto per
scrivere tre parole
aventi ṣignificàto
differente:
c asa /'k a sa/
c osa /'k ɔ sa/
sc uṣa /'sk u za/
14
Eṣèmpio e confrónto
fra:
trascrizione fonètica
e
trascrizione fonemàtica
La
Trascrizione fonetica è
indicàta
tra parènteṣi quadre:
[Tatiana] [pæ:re]
essa è la
rappreṣentazione scritta
dei suoni (fòni)
delle lingue;
uṣata principalménte
in linguìstica è
il sistèma più comùne
per trascrivere su carta
ricórrendo ai simboli
dell' alfabèto latino
A B C D E F
G H I J K L M N
O P Q R ṣ T U
V W X Y Z
a b c d e f
g h i j k l
m n o p q r ṣ
t u v w x y z
opportunamente modificati
ed ampliati
con ulteriori segni
e lettere
ɨ ɩ ɪ ɫ ɬ ɭ
ɯ ɰ ɱ ɲ ɳ ɴ ɵ
ɷ ɸ ɹ ɺ ɻ ɼ ɽ
ɾ ɿ ʀ ʁ ʂ ʃ ʄ ʅ ʆ ʇ
ʈ ʉ ʊ ʋ ʌ ʍ ʎ
ʏ ʐ ʑ ʒ ʓ ʔ ʕ ʖ ʗ ʘ
ʙ ʚ ʛ ʜ ʝ ʞ ʟ ʠ
dz dʒ dʓ ts tʃ
al fine di poter
rappreṣentare univocamente
suoni diversi,
anche nelle
differenti lingue.
Il sistèma di
trascrizione fonetica
più diffuṣo è lo
Alfabeto Fonetico AFI
Queste quàttro
trascrizióni fonètiche
[pare]
[pa:re]
[pære]
[pæ:re]
differiscono
escluṣivamente
néi foni:
/a/, /a:/, /æ/, /æ:/
e non nel
fonèma
(come da
trascrizione fonemàtica
inserìta
tra due barre
oblìque:
/.../ )
che indica
la pronuncia della
parola fare
in modo unìvoco :
fàre /'fa re/
Perciò abbiamo:
quattro
pronunce diverse,
come da
trascrizione fonetica
[...],
dello stesso significànte,
come da
trascrizione fonemàtica
/.../,
e stesso significàto,
come da scrittura
(grafica)
in lettere italiane
con significato
proprio della parola
Le quattro
trascrizioni fonètiche:
[pare]
[pa:re]
[pære]
[pæ:re]
che differiscono
escluṣivamente néi fòni:
/a/, /a:/, /æ/, /æ:/
sóno
ALLÒFONI
poiché i quattro suoni
sono divèrse
realizzazioni fonètiche
di un'unica unità
del significànte:
fàre (verbo)
e di un
medeṣimo fonèma
/fare/
Nonostante il
gran numero délle
lingue preṣenti
nel móndo... e del
vasto nùmero dei
sistèmi ortogràfici
eṣistènti,
è possìbile fare una
trascrizione fonètica
tramìte il
sistèma universale: AFI/IPA
AFI od IPA
Nell'utilizzàre la
trascrizione fonètica,
scrivendo fra due
parènteṣi quàdre le parole,
come per esempio in:
[paˈrɛntezi] [ˈkwadre],
si evidenziàno le
caratteristiche fonètiche
di ogni lìngua
con un
sistema alfabetico
riconosciuto
universalmente.
Nei casi di sistemi
grafici differenti
dall'universale,
si deve ricorrere alla
traṣlitterazióne;
come per eṣèmpio:
cirillico - latino
di Italo Ṣvevo
La coscienza di Zèno
voce di:
Annibale Covini Gerolamo
IL FONÈMA
/fo 'nɛ ma/
dal latino, greco:
phonēma, phȫnĕma = voce
pref. phönē = voce, suono
s.m. (pl. -i)
la più piccola unità distintiva
di un sistema fonico 9
Il fonema è l'unità distintiva
che corrisponde ad
un cambiamento
di significato.
Per eṣempio in
c are, are, f are
c
d f
sono fonèmi
e vengono inseriti,
per convenzione,
fra due barre oblique
/c/
/d/ /f/
Percò il fonèma,
come elemento minimo,
può determinare
il cambiamento di
ṣignificato della parola
eṣempi:
d are f are
/d/ /f/
par e
pac e,
/r/ /c/
scùre scùro
/e/
/o/
Le parole
care, dare, fare...
scritte come fonèmi,
/'ca re/ /'da re/ /'fa re/
mostrano come
i singoli fonemi,
preṣi come elemènti mìnimi:
/c/ /d/ /f/
determinino
la differenza di significato
delle tre parole.
I FONEMI
per i
SUONI DELLA
LINGUA ITALIANA
I suoni (voce)
prodótti dal corpo umano
nell'italiano,
come in quaṣi
tutte le lingue del mondo,
vengono creati
dall'aria emessa
nella faṣe di
espirazióne
L'aria,
uscendo dai polmoni,
s'incanala nella
trachèa
e passa nella
larìnge ,
dove incontra
come primo ostacolo le
corde vocali
Le corde vocali
sono due spesse pieghe
muscolo-membranoṣe,
preṣenti nella larìnge
della trachèa umana.
Queste
protuberànze orizzontàli,
con margìni liberi,
possono trovarsi in
due poṣizióni:
aperta o chiuṣa.
La VOCE 2
La voce è l'insième
délle onde sonore
che si producono
nella larìnge
a cauṣa della
vibrazióne delle
corde vocàli.
VOCALI 6
La lingua italiana
scritta ha
cìnque vocàli
a e i
o u
La lingua italiàna
parlàta ha
sètte vocàli
a é è i ò ó u
ACCÈNTO FÒNICO
Le vocali
e o
hanno accento fònico
acuto /
nelle vocali
chiuṣe o strette
esèmpi:
é (congiunzione)
tré, perché,
artéfice, bére,
córsa, sóle,
atróce, avvoltóio,
attóre,
grave \
per le
vocali aperte o larghe,
es èmpi:
è èra (verbi),
èrba, tèmpo
vorrèi, bambinèllo,
accèndere,
cenciaiòlo, equinòzio,
còlsi, sòldo,
REGOLE di scrittura
per le
V O C A L I
sulle vocali delle
sillabe non accentate
(àtone),
le vocali
sono sèmpre CHIUSE,
perciò, per convenzione,
l'accento acuto /
si omette;
es èmpi:
pàt tó scritto: pàtto
sa cér dò zi ó scritto: sacerdòzio
tò pó scritto: tòpo
...
càn cró scritto: càncro
ba dì lé scritto: badìle
mà ci né scritto: màcine
piè dé scritto: piède
di Luigi Pirandèllo
Ciaula e la luna
voce di:
Annibale Covini Gerolamo
FONÈTICA DELLE
VOCÀLI 14
fonèmi vocàlici
NON ARROTONDATI
/a/ grafema: a
vocale anteriore palat.
aperta non arrotondata
la lingua si abbassa
sul fondo della bocca,
dando luogo al
massimo grado
di apertura
del canale orale;
le labbra
si appiattiscono e
gli estremi,
o commessure labiali,
si allontanano.
es èmpi:
càsa /'ka sa/,
attaccàta /at tak 'ka ta/,
botànica /bo 'ta ni ka/,
madàma /ma 'da ma/,
campàgna /kam 'pa gna/,
...
/ɛ/ grafèma: è
vocale anteriore palat.
semiaperta
non arrotondata
è aperta,
accènto gràve, \
- la lingua si solleva
e si avvicina
al palato duro, avanzando
rispetto alla poṣizióne
della prouncia
della /a/ , a ;
le labbra
si appiattiscono e
gli estremi, o
commessure labiali,
si allontanano.
es èmpi:
bène /'bɛ ne/,
lèggo /'lɛg go/,
tèsta /'tɛ sta/,
...
/e/ grafèma: e
vocale ant. (palatale)
semichiusa
non arrotondata
é chiuṣa,
accento acuto, /
la lingua si accosta
al palato duro
in un punto
più anteriore
della prouncia
della /ɛ/ ;
le labbra
si appiattiscono e
gli estremi,
o commessure labiali,
si allontanano.
es èmpi:
temére /te 'me re/
volére /vo 'le re/
perché /per 'ke/
ré /'re/,
méttere /'met te re/,
réte /'re te/,
tétto /'tet to/
...
/i/
vocale ant. (palatale)
chiusa
non arrotondata
è l'ultima delle
vocali anteriori,
che si articola
con un ulteriore
sollevamento ed
avanzamento
della lingua
rispetto ad:
/ɛ/ /e/ ;
le labbra
si appiattiscono e
gli estremi,
o commessure labiali,
si allontanano.
fonèmi vocàlici
POSTERIORI
ARROTONDATI
/ɔ/
vocale post. (velare)
semiaperta arrotondata
fuòco /'fwɔ ko/
le labbra si restringono,
rimanendo arrotondate;
la lingua
si solleva e si avvicina
al velo palatìno,
retrocedendo rispetto
alla poṣizione della /a/
ò aperta,
accento grave, \
di
fòrte /'fɔr te/,
nòve /'nɔ ve/,
tròvo /'trɔ vo/,
uòmo /'wɔ mo/
cuòre /'kwɔ re/
...
/o/
vocale post. (velare)
semichiusa arrotondata
vóce /'vo ce/
rispetto alla ò aperta,
aumenta l'arrotondamento
e l'avanzamento
delle labbra;
mentre la lingua
retrocede ulteriormente;
ó chiusa,
accento acuto, /
di
dóve /'do ve/,
mólto /'mol to/,
sóno /'so no/,
carógna /ka 'ro gna/
spónda /'spon da/
...
/u/
vocale post. (velare)
chiusa arrotondata
urbàno /ur 'ba no/
Nella pronuncia della
u
si raggiunge il
massimo grado di
arrotondamento
e di
avanzamento
delle labbra:
prochèila ;
la lingua giunge fino
al limite posteriore
del palato duro;
es èmpi:
brùna /'bru na/
tùtto /'tut to/
bùco /'bu co/
TRIANGOLO VOCALICO
- quattro vocali
ANTERIORI o PALATALI
non arrotondate ,
a sinistra;
- al centro /a/;
- tre vocali
POSTERIORI o VELARI
arrotondate ,
a destra:
/i/
/u/
/e/ /o/
/ɛ/ /ɔ/
/a/
- tre vocali
APERTE ,
sotto
/i/ /u/
/e/ /o/
/ɛ/ /ɔ/
/a/
- quattro vocali
CHIUSE ,
sopra
/i/
/u/
/e/
/o/
/ɛ/ /ɔ/
/a/
ESERCIZIO
di respirazióne
e dizióne
Dopo aver raggiùnto
una buona respirazione
bassa-ventrale,
rilassato e scaldato
la parte muscolare alta:
spalle-gola-testa;
ripetete più volte,
di seguito e
con una sola emissione
di un fiato,
il triangolo vocalico
/i/
/u/
/e/
/o/
/ɛ/ /ɔ/
/a/
partendo dall'alto
a sinistra
/i/
ed arrivando
all'alto a destra
/u/
- evidenziàre bène
le apertùre e chiusùre
délle pronùncie;
- articolàre bène
la màschera facciàle :
/i/
/u/
/e/
/o/
/ɛ/ /ɔ/
/a/
LE CONSONANTI 6
Le consonànti si
chiamano così perché
non possono
facilmente essere
pronunciàte da sóle,
ma devono suonàre
con una vocale:
pi, bi, di, gi, ...
Alcune consonanti
si pronùnciano
con minor fatica e
vengono chiamate:
CONSONANTI
FRICATIVE
(sinn. spirante,
costrittiva, sibilata)
Nella lingua italiana
parlata le
consonanti fricative,
con retringimento
del canale vocale,
che provoca un rumore,
sono scritte coi grafemi:
f v labiodentali
alveolari;
trascritte con i fonemi:
/f/
fricativa sorda labiodentale
fòsso /'fɔs so/;
/v/
fricativa sonora labiodentale
scàvo /'ska vo/;
/s/
fricativa sorda alveolare
naso /'na so/;
/z/
fricativa sonora alveolare
vàṣo /'va zo/
/ʃ/
fricativa sorda palatoalveolare;
sciàre /ʃia 're/,
còscia /kɔ ʃʃa/
CONSONANTI
LIQUIDE
/l/
laterale sonora alveolare
Càrlo /'kar lo/;
/r/
vibrante sonora alveolare;
Róma /'ro ma/
CONSONANTI
MUTE
si dividono a seconda
dell'organo vocale
col quale
vengono emesse in:
LABIALI
p b f v
GUTTURALI
c (co, ca, cu)
g (go, ga, gu)
q (qu)
PALATALI
c (ci, ce)
g (gi, ge)
DENTALI
t d
NASALI
m n
FONETICA
DELLE
CONSONANTI 9
ÈSSE
La consonante
s sorda
/s/
detta:
forte o aspra
consonante affricativa
alveolare (dentale) sorda
eṣèmpi:
càsa /'ka sa/
casalìnga /ka sa 'lin ga/
casàle /ka 'sa le/
casàta /ka 'sa ta/
casaménto /ka sa 'men to/
addìrsi /ad'dir si/
adescàbile /a des 'ka bi le/
adsorbìre /ad sor 'bi re/
scappaménto /skap pa'men to/
aspètto /as 'pɛt to/
spianàre /spia 'na re/
astigiàno /a sti 'gia no/
àstio /'a stio/
scànno /'scan no/
scansàre /scan 'sa re/
asfàlto /as 'fal to/
sfuggìre /sfug 'gi re/
sàlva /'sal va/
sàsso /'sas so/
sàtira /'sa ti ra/
sarmentóso /sar men'to so/
sànto /ˈsan to/
rósso /’ros so/
falso /'fal so/
NOTE
per la esse
s
sorda, forte od aspra
/s/ graféma: s
si distingue da:
/t/ graféma: t
occluṣiva alveol. sorda
àrso /'ar so/
àrto /'ar to/
/ts/
graféma: z
affr. alveol. sorda
tèrso /'tɛr so/
tèrzo /'tɛr tso/
/z/ graféma: ṣ
fricativa alv. sonora
chiùso /'kju so/
mùṣo /'mu zo/
/f/ graféma: f
fric. labiodentale sorda
sànti /'san ti/
fànti /'fan ti/
/ ʃ / graféma: sc
fric. postalveolare sorda
lasso /'las so/
làscio /'laʃ ʃio/
Gradi di pronuncia della
s sorda
Quando la consonante
s /s/
è preceduta
da una vocale
e seguita
da un'altra vocale
o da una
semiconsonante,
può essere di
grado tenue
o di
grado rafforzato
es.
pòsa /'pɔ sa/
pòssa /'pɔssa/
féce salìre /'fetʃe sa'lire/
farà salìre /fa'ra ssa'lire/
11 REGOLE
PRONUNCIA DELLA
la
s è sorda /s/
se:
a) si trova in
principio della parola ed
è seguìta da una vocale
fric. alveolare sorda
eṣèmpi:
sànto /'san to/,
sàbato /'sa ba to/,
sàle /'sa le/,
sògliola /ˈsɔ ʎʎo la/,
sàbbia /'sab bia/,
sàzio /'sat tsjo/,
sóle /'so le/,
sìgaro /'si ga ro/,
superàre /su pe 'ra re/,
sùperman /'su per man/,
...
nota per la
esse sorda /s/ s
la s è sempre sorda
se seguita
da consonante sorda,
/f/, /p/, /s/, /t/, /k/,
(sarebbe difficile
pronunciare la ṣ sonora
davanti a queste consonanti!)
asfàlto /as 'fal to/
aspètto /as pɛt to/
assassìno /as sas 'si no/
àstio /'a stio/
ski /ski/
b) si trova in princìpio
del secondo componente di
una parola
chiaramente composta
eṣèmpi:
co-séno /ko 'se no/,
affìtta-si /af 'fit ta si/
a-simmetrìa /a sim me 'tria/
de-seccàre /de sek 'ka re/
di-sótto /di 'sot to/
gira-sóle /gi ra 'so le/
pre-sentìre /pre sen 'ti re/
prè-side /'prɛ si de/
ri-sèrbo /ri 'sɛr bo/
tra-secolàre /tra se co 'la re/
trenta-sèi /tren ta 'sɛi/
unì-sono /'uni so no/
bi-secolàre /bi se ko 'la re/
ECCEZIÓNI
bi-ṣèsto /bi 'zɛs to/
bi-ṣestìle /bi zes 'ti le/
filò-ṣofo /fi 'lɔ zo fo/
filo-ṣofìa /fi lo zo 'fia/
ATTENZIÓNE
ai prefissi
che finiscono in ṣ
biṣ- ciṣ- diṣ- eṣ- traṣ- triṣ-
biṣ-ùnto /bi 'zun to/
ciṣ-alpìno /ci 'zal 'pi no/
diṣ-adórno /di za 'dor no/
eṣ-oneràre /e zo ne 'ra re/
traṣ-andàto /tra zan 'da to/
triṣ-àvolo /tri 'za vo lo/
c) quando
la esse raddoppia è
aspra, forte o muta
/s/
eṣèmpi:
assài /as 'sai/
assassìno /as sas 'si no/
assessóre /as ses 'so re /
assòlto /as 'sɔl to/
bàsso /'bas so/
cassétto /cas 'set to/
essenziàle /es sen 'tsja le/
gràsso /'gras so/
issàre /is 'sa re/
nessùno /nes 'su no/
òsso /'ɔs so/
passeggiàta /pas seg 'gia ta/
quassù /kwas 'su/
rósso /'ros so/
d) quando è preceduta
da un'altra consonante
la esse diviene
aspra, forte o muta
/s/
eṣèmpi:
àbside /'ab si de/
Alsàzia /al 'saz zia/
àrso /'ar so/
arsùra /ar 'su ra/
bàlsamo /'bal sa mo/
bórsa /'bor sa/
cènso /'cɛn so/
córsa /'cor sa/
fàlso /'fal so/
immènso /im 'mɛn so/
mòrso /mɔr so/
órso /'or so/
psicanàliṣi /psi ka 'na li zi/
rivàlsa /ri 'val sa/
rimbórso /rim 'bor so/
La consonante sonora
lene o dolce
esse
grafèmi ṣ od s
fonèma /z/
affricata alveolare
dentale sonora
/ z /
grafèmi: ṣ
s
abràṣo /a 'bra zo/
aṣìlo /a 'zi lo/
àṣola /ˈa zo la/
àṣma /'a zma/
allùṣo /al 'lu zo/
baṣìlico /ba 'zi li co/
biṣógno /bi 'zo gno/
bruṣìo /bru 'zio/
càṣo /ka 'zo/
càuṣa /'kau za/
ceṣóie /tʃe 'zo je/
deṣerto [de 'zer to]
eṣàme /e'za me/
invàṣe /in 'va ze/
ìṣola /'i zo la/
miṣèria /mi 'zɛ ria/
mùṣo /'mu zo/
paéṣe ['pae ze]
pàuṣa /'pau za/
poeṣìa /poe 'zia/
quàṣi /'kwa zi/
scùṣa /'scu za/
spòṣa /'spo za/
ṣnèllo /ˈznɛl lo/
traṣandàto /tra zan 'da to/
triṣàvolo /tri 'za vo lo/
ùṣo /'u zo/
vàṣo /'va zo/
vìṣo /'vi zo/
Il fonèma
/z/
grafema ṣ
della esse dolce di:
muṣìca /mu 'zi ca/,
9 si distingue da:
/d/ grafema: d
occluṣiva alv. sonora
raṣènte /ra 'zɛn te/
radènte /ra 'dɛn te/
/r/ grafema: r
vibrante alv. sonora
òṣo /'ɔ zo/
òro /'ɔ ro/
/l/
grafema: l
Laterale approssimante
alveolare sonora
spòṣa /'spɔ za/
spòla /'spɔ la/
/n/ grafema: n
naṣale alv. sonora
vìṣo /'vi zo/
vìno /'vi no/
/s/ grafema: s
fricativa alv. sorda
màṣo /'ma zo/
nàso /'na so/
càṣo /'ka zo/
càsa /'ka sa/
chièṣa /'kiɛ za/
còsa /'kɔ sa/
/v/ grafema: v
fric. labiodentale ṣonora
braṣàta /bra 'za ta/
bravàta /bra 'va ta/
11
REGOLE
PRONUNCIA DELLA
ṣ sonora, lene
o dolce
/z/
a) quando si trova
tra due vocali
fric. alveol. sonora
eṣ èmpi:
abràṣo /'a 'bra zo/,
aṣìlo /a 'zi lo/,
àṣola /'a zo la/,
auṣiliàre /au zi 'lia re/,
allùṣo /al 'lu zo/,
bàṣe /'ba ze/,
baṣétta /ba 'zet ta/,
baṣìlico /ba 'zi li co/,
biàṣimo /'bia zi mo/,
biṣognàre /bi zo 'gna re/,
biṣógno /bi 'zo gno/,
biṣónte /bi 'zon te/,
biṣùnto /bi 'zun to/,
Brìndiṣi /'brin di zi/,
bruṣìo /bru 'zio/,
caṣèrma /ka 'zɛr ma/,
càṣo /'ka zo/,
càuṣa /'kau za/,
ceṣóie /ce 'zo ie/,
chièṣa /'kiɛ za/,
chèṣi /'kiɛ zi/,
cinquantèṣimo
/tʃin kwan 'tɛ zi mo/,
ciṣalpìno /tʃi zal 'pi no/,
clàuṣola /'klau zo la/,
cluṣùra /klau 'zu ra/,
crìṣi /'kri zi/,
cristianéṣimo
/kri stja 'ne zi mo/,
diṣadattàto
/di za dat 'ta to/,
eṣàme /e 'za me/,
eṣautoràre
/e zau to 'ra re/,
eṣèmpio /e 'zɛm pio/,
fìṣica /'fi zi ca/,
fràṣe /'fra ze/,
Geṣù /dʒe 'zu/,
ginnàṣio /dʒin 'na zio/,
improvvìṣo
/im prov 'vi zo/,
invàṣi /in 'va zi/,
invàṣe /in 'va ze/,
invàṣero /in 'va ze ro/,
invàṣo /in 'va zo/,
ìṣola /'i zo la/,
marchéṣe /mar 'che ze/,
medéṣimo /me 'de zi mo/,
miṣéria /mi 'ze ria/,
mùṣìca /'mu zi ca/,
mùṣo /'mu zo/,
oṣàre /o 'za re/,
paéṣe /pa 'e ze/,
paradìṣo /pa ra 'di zo/,
pàuṣa /'pau za/,
poeṣìa /poe 'zia/,
preṣentàre /pre zen 'ta re/,
pròṣa /'prɔ za/,
quàṣi /'kwa zi/,
scùṣa /'scu za/,
spòṣa /'spɔ za/,
teṣòro /te 'zɔ ro/,
traṣandàto /tra zan 'da to/,
triṣàvolo /tri 'za vo lo/,
ùṣo /'u zo/,
vàṣo /'va zo/,
ventèṣimo /ven 'tɛ zi mo/,
vìṣo /'vi 'zo/,
...
ECCEZIONI
quando la esse
si trova in princìpio
del secondo componente di
una parola
chiaramente composta
è aspra s /s/
eṣèmpi:
co-séno /ko 'se no/,
affìtta-si /af 'fit ta si/
a-simmetrìa /a sim me 'tria/
nota per la
esse sonora /z/ ṣ
la s è sempre sonora
/z/ ṣ (u+1e63)
se seguita
da consonante sonora,
/b/, /d/, /g/, /l/,
/m/, /n/, /r/, /v/
(sarebbe difficile
pronunciare la s sorda
davanti a queste consonanti!)
ṣbaciucchiàre /zbatʃuk'kjare/
ṣdégno /'zdeɲ ɲo/
ṣgabèllo /zga 'bɛl lo/
ṣlàncio /'zlan tʃo/
àṣma /'a zma/
ṣnèllo /'znɛl lo/
ṣradicàre /zra di 'ka re/
ṣvéglia /'zve ʎʎa/
ZÈTA
La consonante
Z sorda
detta:
forte o aspra
/ts/
grafèma: z
consonante alv. sorda
affricata alveolare
dentale sorda
zùcca /'tsuk ka/
zucchìno /tsuk 'ki no
zùcchero /'tsuk ke ro/
canzóne /kan 'tso ne/
gràzia /’grat tsja/,
balbùzie /bal 'bu tsje/,
negòzio /ne 'gɔt tsjo/,
...
NOTE 6
/ts/ grafèma: z
si distingue da:
/t/ grafèma: t
/s/ grafèma: s
che non sono
affricate
es èmpi:
fòrze /'fɔr tse/
fòrte /'fɔr te/
tàzza /'tat tsa/
tàssa /'tas sa/
/dz/ grafèma: ẓ
che non è
sorda
es èmpi:
canzóne /kan 'tso ne/
garẓóne /gar 'dzo ne/
/tʃ/
grafèma: c
che non è
dentale
es èmpi:
còzza /'kɔt tsa/
còccia /'kɔt tʃa/
11
REGOLE
PRONUNCIA DELLA
Z sórda
L a z
è sórda
/ts/ se:
a) si trova in
principio di parola e la
secónda sillaba
inizia con una
consonànte sórda
/c/ /f/ /p/ /t/
zàcchera /'tʃac che ra/
zaffàta /tʃaf 'fa ta/
zàmpa /'tʃam pa/
zàttera /'tʃat te ra/
ECCEZIONI
ẓaffìro /dzaf 'fi ro/
ẓèta /'dzɛ ta/
ẓòtico /'dzɔ ti co/
b) è seguita da una
i +vocale
amicìzia /a mi ˈtʃit tsja/
anziàno /an 'tsja no/
facèzia /faˈtʃɛt tsja/
ECCEZIONI
aẓiènda /ad 'dzjɛn da/
romanẓière
/ro man 'dzjɛ re/
c) è preceduta dalla
elle l
alzàra /al 'tsa re/
calzétta /kal'tset ta/
calzóne /kal 'tso ne/
ECCEZIONI
elẓevìro /el dze 'vi ro/
Belẓebù /bel dze 'bu/
d) nei suffissi:
- anza
parànza /pa 'ran tsa/
- ènza
assènza /as 'sɛn tsa/
- ézza
bellézza /bel 'let tsa/
- ónzolo
ballónzolo /bal 'lon tso lo/
- òzzo
mòzzo (parte ruota) /'mɔt tso/
- ózzo
mózzo
(aiutante marinaio)
/'mot tso/
- ozza
carròzza /kar 'rot tsa/
- ùzzo
merlùzzo /mer 'lut tso/
- ùzza
pùzza /'put tsa/
e) in molte altre parole
bòzzolo /bɔt tso lo/
fidanzàto /fi dan 'tsa to/
mazzo /'mat tso/
schérzo /'sker tso/
tèrzo /'tɛr tso/
La consonante
sonora
ẓ /dz/
lene o dolce
grafèmi: ẓ z
consonante affr. alveolare
(dentale) sonora
elettrizz àre
/elettrid'dzare/
bizz àrro
/bid 'dzar ro/,
arẓìllo /ar 'dzil lo/,
aẓiènda /a 'dziɛn da/,
...
NOTE 9
/dz/
grafèmi: ẓ z
si distingue da:
/d/ grafèma: d
/r/ grafèma: r
/l/ graféma: l
/n/ graféma: n
che non sóno
fricatìve
es èmpi:
ràzzo /'rad dzo/
rànno /'ran no/
bàzza /'bad dza/
bàlla /'bal la/
gàrẓa /'gar dza/
bìrra /'bir ra/
Gàrda /'gar da/
/ts/ grafèma: z
che non è sonora
es èmpi:
rónẓa /'ron dza/
lónza /'lon tsa/
/dʒ/ graféma: g
che non è
dentale
ma: palato-alveolare
es èmpi:
bazzàna /bad 'dza na/
baggiàna /bad 'dʒa na/
REGOLE
PRONUNCIA DELLA
ẓ sonòra
L a ẓ
è sonòra
/dz/ se:
a) si trova in
principio di parola ed è
seguita da due vocali:
ẓàino /'dzai no/
ẓoologìa /dzoo lo 'dʒia/
ẓuàvo /'dzwa vo/
ECCEZIONE
zìo /'tsio/
b) è l'iniziale
della prima e
della seconda sillaba
della stessa parola:
ẓanẓàra /dzan 'dza ra/
ẓiẓẓània /dzid 'dza nia/
ẓónẓo /'dzon dzo/
ECCEZIONE
zàzzera /'tsat tse ra/
c) si trova
all'inizio della parola
e la seconda sillaba
inizia per
consonante sonora
b d g l m n r v :
ẓabaióne /dza ba 'io ne/
ẓodìaco /dzo 'dia ko/
ẓòlla /'dzɔl la/
ECCEZIONE
zànna /'tsan na/
d) zeta scritta
scempia
NOTA:
consonante scempia,
in in fonetica,
significa:
semplice, breve;
si contrappone a
doppio o a geminato...
le vocali scempie
sono doppie
pronunciate semplici,
perciò scempie;
aẓalèa /ad dza 'lɛa/
le consonanti forti sono
largamente assenti nella
varietà settentrionale
di italiano...
spesso non si avverte
la differenza tra
rupe e ruppe,
calo e callo,
ecc...
In mezzo a due vocali,
purché la seconda
non sia la
i
seguita da vocale:
aẓimùt /ad dzi 'mut/
biẓantìno /bid dzan 'ti no/
cenoẓòico /tse nod 'dzɔi co/
idraẓìna /idrad 'dzi na/
maẓùrca /mad 'dzur ka/
riẓòma /rid 'dzɔ ma/
oẓòno /od 'dzɔ no/
ẓónẓo /'ddzon dzo/
ECCEZIONE
nazìṣmo /nat 'tsi zmo/
PAROLE ISOLATE
con la
ẓ sonora /dz/
arẓìllo /ar 'dzil lo/
bìzza /'bid dza/
brónẓo /'bron 'dzo/
frìzzo /'frid 'dzo/
làzzo /'lad dzo/
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